Festival dell’Oriente, considerazioni…
E così, anche questa edizione 2017 del Festival dell’Oriente è terminata. Sono stati due weekend “lunghi” molto intensi, anche abbastanza faticosi, sicuramente entusiasmanti.
Con la Scuola Tai Chi Chuan Aretè siamo saliti sul palco tutti i giorni, normalmente tre volte al giorno, e sono convinto che la nostra sia stata sempre una esibizione apprezzata e convincente.
La forma Yang eseguita bendati ha suscitato stupore e ammirazione… idea apparentemente “folle” del maestro Massimo, che si è rivelata invece straordinariamente efficace sul palco!
Ovviamente Massimo in solitario è stato come sempre grandissimo, e i “gruppi” della 24 e delle forme con le armi hanno lavorato molto bene.
Mi piace ricordare anche il lavoro di Loris e Matteo, che gestiscono il palco delle arti marziali, e danno modo alle scuole di esprimersi al meglio. Grazie!
Parlando di me come praticante, devo dire che mi sono messo alla prova. Ringrazio tantissimo Massimo per avermi spinto a farlo, e porto a casa un bagaglio di esperienza notevole. Andare sul palco a praticare la forma 32 di spada da solo o con il mio amico e grandissimo compagno di palco Michele, davanti a qualche centinaio di persone… beh non è poi così semplice! Ma passando i giorni ho preso sempre più convinzione, fino all’ultimo giorno, domenica… giornata nella quale la nostra concentrazione sul movimento e non sul contesto è stata massima, e il risultato si è visto.
I complimenti di persone che stimo tantissimo, come Nedo, Alberto (grazie per i consigli!), ovviamente Massimo, Stefania, tutti i miei compagni della scuola, ma poi anche Giuseppe Turturo e Ylaria, e altri maestri e praticanti di altre scuole… beh queste pacche sulle spalle sono state importanti, le porterò con me e costruirò su di esse.
Veramente grazie a Michele: stiamo costruendo una bella esecuzione della forma, sappiamo che ci sono margini di miglioramento (ci sono sempre) ma siamo – credo – sulla giusta via. Sempre meglio!!! 🙂
Quindi… direi che è stato un bellissimo Festival, già non vedo l’ora che arrivi il prossimo!